domenica 31 dicembre 2017

L'immensità.



Nel nuovo anno tentiamo di fermare le Royalty del petrolio attive nel polo nord. Un auspicio per la conservazione di un territorio da salvaguardare!"<3 "<3

giovedì 19 ottobre 2017

venerdì 13 ottobre 2017

mercoledì 11 ottobre 2017

giovedì 7 settembre 2017

venerdì 1 settembre 2017

lunedì 14 agosto 2017

domenica 13 agosto 2017

venerdì 23 giugno 2017

martedì 20 giugno 2017

sabato 17 giugno 2017

Amara terra mia



Sole alla valle, sole alla collina, e nelle campagne non c'è più nessuno. L'Italia con la sua bellezza è stata creata con il sangue e il sudore dagli analfabeti delle popolazioni rurali. Tutto il paesaggio Italico ci parla di umiltà, di campi assolati e villaggi marinari bruciati dal sole e ... dalla salsedine. Al fine i dotti laureandi e i sapienti politicanti la stanno mortificando, annullando, e violentando con le loro leggi finaliste al capitalismo becero di speculazione edilizia e parassitaria. Molto meglio gli analfabeti e le popolazione rurali di contadini ... arroccate sopra i monti. Molto meglio i vecchi marinai che gettavano le loro reti per vendere il loro pescado nei mercati popolari. Tutti codesti uomini con fatica e l'ignoranza che li contraddistingueva amavano maggiormente la propria terra, e rispettavano la loro umile necessità di sopravvivenza. Gli arrivisti economici laureandi, e gli architetti monopolizzati e comprati la stanno svendendo al migliore offerente. Gente Italica forse è il caso di pensare ai nostri nonni che hanno dato la propria morte e la propria giovinezza con la vita, a una guerra per difesa di una patria, Una Patria ormai data al comando politico di ignavi arruffoni, incompetenti e delinquenti di ogni risma e ceto sociale. Una buona domenica a tutti voi!

venerdì 16 giugno 2017

Tutto ci rappresenta.



Tutto ci rappresenta

negli occhi di questa gente
dal cuore credulo
e dall’animo puerile. 
Attese vane
in paesaggi riflessi
per acque torbide
d’occhi stagnanti.
Seppure la vacuità
s’immerge di vittoria,
nelle amare sconfitte
si abbevera la conoscenza.
Io sono
la delusione che strabocca
dai tuoi occhi,
la tua emozione 
di ramo piovasco
del salice piangente.
Tu …
per l’armonia di un canto
per l’ebbrezza di un ricordo
che ridoni amore,
al tuo malinconico pianto.
Io sarò
l’ideale tuo
mondato, fuggito,
da questo mondo.
Lì … mi troverai
a sfogliare i nostri giorni
con labbra screpolate.
Lì … mi troverai
nella verità delle parole
che nella quiete sgorgano
dalla fontana del silenzio,
per un sogno confidato
e mai … negato.

lunedì 5 giugno 2017

Musica Roberto Cacciapaglia. Testo: Fluttuazione del tempo. Copyright......



Riemerge a tratti un tempo irruente che riaffiora con i propri detriti di ricordi, come un'acqua tumultuosa che discende a valle. Perduti e dimentichi tra i fluttui di pensiero gli intenti del passato.

lunedì 29 maggio 2017

sabato 27 maggio 2017

Musica celtica medioevale.new age I randagi nell'animo.Testo...copyright...



Fuggo, dalla mia espressione interiore

dalla mia supposizione,
dai contorti riflessi,
specchio dell'animo mio.
Smarrito, vilipeso
e fuori o dentro di me
ho perduto il mio volto.
Dimentico son io,
della vostra smemoratezza
e della mia procurata amnesia.
Vi porgo in ogni ora del giorno,
della notte, la mia umile necessità,
e non importa se non è
parte del vostro gioco.
Le lusinghe offerte
dentro un tornaconto,
e la vostra audacia,
per insinuare colpe altrui.
Delle mie sensazioni
ne fate parte anche voi,
mentre io dal vostro mondo
ne sono irrimediabilmente fuori.
Dentro la vostra sicumera
neppure una piccola parvenza di me,
ma nel vostro misero squallore
un mio vissuto di piena identità.
Per la vostra bieca politica e cultura
non ho padroni da servire.
Io sono un randagio nel mio animo
serviente soltanto a se stesso.

giovedì 11 maggio 2017

Un uomo testo G. L. Loy. Musica Max Richter



Non stupiscono gli occhi,

anelano ancora
lo schiudersi
di una vita immaginata.
Colori
striati nel cielo
degradano,
per l’azzurro mare.
Batte lenta
la risacca,
e trasporta
noia e sabbia.
Il pensiero
fluttua,
nel disfacimento,
nel ricordo.
Mi infrango sovente
nel l’arte del sopravvivente.
Sono un grano di sabbia,
in una interminabile spiaggia.
Sono la notte
senza ali,
senza le stelle.
Io, un desidero sopito
in un sogno mancante.
Sono gli occhi sparuti
di un vivo fantasma,
abitante,
un sepolcro di
un uomo pensante.

domenica 7 maggio 2017

lunedì 1 maggio 2017

venerdì 21 aprile 2017

Poesis



Presente a questa terra



il mio linguaggio
si descrive nel mondo.
Il pensiero ridiscende
nostalgico
nel marasma di un canto
nel dormiveglia di un sogno.
Come le stelle orientano
di ciascun uomo lo sguardo,
dell’ignoto futuro
orientandomi
 io vado cercando.
E seppure gli astri
m’avvertissero
di un mero destino,
mi lascerei inondare
dall’inconoscibile fato.
Funestato
da un battesimo ignoto,
donde obbligato
in un solistico vuoto
d’incerto cammino,
io … vago.
Parlami
del cielo penetrante
e della terra accogliente,
parlami
del fiorire del bocciolo
e del dolente parto
del neonato.
Parlami
delle lisce gote
solcate
dalle fantasie dell’amore,
e irrorate
da consapevole
pioggia lacrimante.
Raccontami
da dove nascono le speranze
e dove
muore il sogno
inaridendo un cuore.
Conta … d’ogni creatura
l’evolversi nel tempo
e misura di costoro
il loro dissolvimento
come fosse il tuo.
Raccogli
questi miei occhi
sopra la nuda terra
e scruta in essi
il colore del dolore.

giovedì 6 aprile 2017

andrea parodi hotel supramonte



Sul tuo corpo così dolce di fame, così dolce di sete. Passerà questa pioggia sottile come passa il dolore!"

martedì 4 aprile 2017

L'ombra della luce. Battiato. Testo poesia. G.Leandro.Loy.



Incomprensione mia,

che evochi smarrimento, paura.
Mi osservo interiormente,
e percepisco il vuoto.
L'aprioristico limite
alla mia conoscenza.
Vertigini e impotenza
per calcoli approssimativi.
Sii clemente esistenza,
innanzi allo sparuto sguardo
umano.
Siamo perduti noi
fin dal nostro primo avvento.
Sono io che tento l'interpretazione
di motivazioni logiche.
L'improbabilità della ragione.
Siamo noi distese umbratili,
di fragile necessità.
Prigioniero dentro l'imponderabile,
fin dalla lunga notte di tenebra.

sabato 1 aprile 2017

venerdì 31 marzo 2017

L'istintività. The Weaving ... Denean. Blade Runner.Testo poesia copyrig...



Vorrei raccontarvi di me

e del mio volto che distanzia
il vostro sguardo/
Gli inganni vostri
per la mia supposta pazzia/
Vorrei esservi in dono
con tutta la mia credulità/
Mi interrogo sovente
per l'impenetrabilità
dell'idiozia/ 
L'oscurità dileggiante,
evitante/ 
La luce che non scaccia
le ombre/ 
Sussurro, e
la mia bocca impastata
nel sapore
amaro di tabacco/
Aspirazione amara
in questa notte fonda/
Vorrei illudermi di voi
mentre il dolore sprofonda
in un animo squarciato/
Un cielo interiorizzato,
risucchiato, per l'indifferenza
della vostra ignominia/
La stoltezza umana
che penetra per ogni dove.
Vorrei poter irridere
l'esistente umano
che non conosce amore
senza alcuna riserva mentale.

giovedì 30 marzo 2017

Notte di Notte Rondò Veneziano.Oscurità limitata. G.Leandro.Loy.



Sono con te in questo nostro attimo

Il nostro sguardo
l'uno dentro quello dell'altro/
Due esuli, in questo misero mondo/
Due anime sole, in un unico corpo
per la sopravvivenza/
I tuoi occhi sono del colore dell'iride
Le tue labbra, mi toccano l'animo
d'insieme al volo delle tue parole. 
La tua profondità femminea
nella purezza necessaria
al tuo bisogno di esser donna/ 
La tua armonia
dissemina i suoi punti luce al mondo.
Tu che doni la procreazione
nel margine esiguo degli uomini/

Sono io, la parte oscura che esalta
il tuo splendore/
Io sono la notte
che evidenzia il tuo chiarore/
Io ... la volta scura con
le tenebre, le mie ragioni. 

Due anime in solitudine
le nostre, in un unico corpo
per la propria sopravvivenza.

domenica 19 marzo 2017

Coscienza,metafisica conoscenza. Musica Max Richter.





Il viandante 

che discenderà 
dentro se stesso
coglierà ciò
che i suoi sensi 
mai vedranno. 
Dell’albero 
la folta chioma
schiude il fiore,
il frutto. 
Il rapido sguardo, 
non rifletterà mai
un paesaggio, un solo gesto. 
Colui che discenderà 
alla sua radice 
terrà in se 
il più completo sguardo. 
Così … errabondo, 
discenderò 
senza alcuna fine, 
donde saprò misura 
della mia insipienza.
Miriadi
di occhi profondi,
si unirono 
in un istintivo osservarmi.

martedì 14 marzo 2017

Tutto ci rappresenta.



Tutto ci rappresenta

negli occhi di questa gente
dal cuore credulo
e da l’animo puerile. 
Attese vane
in paesaggi riflessi
per acque torbide
d’occhi stagnanti.
Seppure la vacuità
s’immerge di vittoria,
nelle amare sconfitte
si abbevera la conoscenza.
Io sono
la delusione che strabocca
dai tuoi occhi,
la tua emozione 
di ramo piovasco
del salice piangente.
Tu …
per l’armonia di un canto
per l’ebbrezza di un ricordo
che ridoni amore,
al tuo malinconico pianto.
Io sarò
l’ideale tuo
mondato, fuggito,
da questo mondo.
Lì … mi troverai
a sfogliare i nostri giorni
con labbra screpolate.
Lì … mi troverai
nella verità delle parole
che nella quiete sgorgano
dalla fontana del silenzio,
per un sogno confidato
e mai … negato.

martedì 28 febbraio 2017

Il sentiero dell'innocenza. G.Leandro.Loy





La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro.

 Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.

Arthur Schopenauer

sabato 18 febbraio 2017

Il volo del bimbo. Testo copyright ... G.Leandro. Loy.



La pioggia discende obliqua

nel grigio asfalto.
L'acqua non si assorbe più in terra,
ma rimbalza in zampilli impazziti.
Pericolosa vortica , in un
accumulo orientativo.
Rivoli scuri spumeggiano intrepidi
come i tuoi pensieri, che m'inondano.
Ricordo la mia ingenuità,
e l'esuberanza giovanile
nel tentare di legarti, a me.
La tua strada, non era la mia.
Adolescenza acerba la mia,
con l'entusiasmo percettivo
di amare anche un dolce latrare.
Il gonfiarsi improvviso di una vela,
e sentirmi il vento che la soffia.
L'adulta razionalità,
ragione di sentimento disperso.
Non te l'ho mai detto,
ma il tuo viso si avvampa nel pudore.
Seppure ti liberi in volo, e lontana da me
ti guarderò volteggiare al cielo,
come da bimbo seguivo l'aquilone
che tentavo di governare
con un filo immaginario.
Scendono in infiniti rivoli i pensieri miei
inondandomi di comprensione, silenzio.
Ma non temere se nell'alto del tuo volare
non mi scorgerai,
sono io che trattengo
la nostra corda immaginifica
nella congiunzione di un amore,
tra il cielo, e la terra.

giovedì 16 febbraio 2017

Autunnale.Testo di Leandro.Loy



I pensieri disseminati,

come foglie nel sentiero
morte.
Il viale dell'identità,
è perduto per sempre.
Smarrito il mio nome,
che dal vento,
sparso chissà dove.
Grido il mio nome,
nessuno ne accetta la sfida.
Il nulla è la mia identità,
non avendo più un nome.
Mirano a divenire intellettuali,
i miseri privi di intelletto.
Costoro, non ne comprendono
la difficoltà emotiva,
e tanto meno,
il dolore per esserne tale.
Ho lasciato la mente a fermentare
nel tedio scomposto di una vita.
Si può annegare
nel bere un sorso di acqua
raccolta tra le mani.
Inalo con amarezza,
quel poco di aria
nei polmoni.
Il mio sorriso incline alla sfida
denuncia gli inganni degli altri.
Ho persuaso il mio animo
a giacere in terra
sopra le foglie caduche in autunno,
come un bambino abbracciato
al suo cucciolo di cane
ed entrambi accovacciati
dentro un sogno.

mercoledì 15 febbraio 2017

Il viandante.Testo copyright leandro.Loy



Tutto ciò che i nostri occhi non scorgono, e la nostra interiorità che molto spesso in presentimento...ci svela. 

lunedì 13 febbraio 2017

Giuliano Leandro Loy Rimembranza di un tramonto.



Le mie scelte interiori

non determinate
da alcuna volontà,
ma neppure dal caso/
Tutto è misterico,
poiché negli eventi
deve accadere/
Il ricordo
mi inala inquietudine,
e nostalgia di te/
La consapevole malinconia,
conquista sempre ... in libertà/
Così ci siamo allontanati,
definitivamente perduti/
Un sole cadente
riflesso sopra le acque
del mare/
Così per noi,
vicini del nostro,
ma senza poterci
sfiorare/

venerdì 10 febbraio 2017

Una Notte in Italia - Ivano Fossati by GM



Nullius boni sine socio iucunda possessio est.

(Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla.!) Grazie !

martedì 7 febbraio 2017

Albinoni ... Adagio.Rifletto di te.Testo copyright. Giuliano Leandro.Loy.



I nostri sguardi ammiccanti,

compiaciuti in noi stessi/
La reciproca comprensione,
le nostre passionali parole/
Leggevo il tuo mondo,
dialogavo con la tua mente/
La nostra perduta complicità
e le mie suppliche/
Parole vacue a vento,
perdute dentro la tua anima/
Tutto cambia in noi
nell'evolversi di certezza, improbabilità/
Il mutamento rapido
in varianti indecifrabili
di realtà, di follia/
Guardo il tuo volto
immerso dentro i tuoi sogni
che ne è parte
della mia malinconia/
Tutto nel silenzio muta,
mentre rimango soltanto io
nell'attesa di un naufragio
sopra le onde del tuo pensiero,
mentre mi inebrio di silenzio.

domenica 5 febbraio 2017

L'umana insofferenza



Incomprensione, inconoscibilità,

paura/
L'evocazione nel ricordo,
il mio smarrimento/
L'aprioristico spazio-temporale
un limite il nostro/
La conoscenza
nell'insondabile/
Vertigini, impotenza
misurazione approssimativa
illogiche ragioni/
Perduti siamo
fin dal primo avvento/
Mi distendo nell'interpretazione
del mio stesso "esserci"
congetture fin troppo idealiste/
L'intuito puro, ormai demotivato/
La luce, la ragionevolezza
l'oscurità/
Prigioniero in un uomo sono
fin dal mio primo esordio/
Prigionieri in un genetico primordio
nel proscenio storico
di sogno
di follia.

lunedì 30 gennaio 2017

Lisa Gerrard.Leandro loy... testo coperto da copyright...Giara di gesturi.



La brezza di mare soffia costante

Il viso invaso da sabbia, sale
il tuo volto ne è contratto/
Io sguardo rasenta le acque
disperdendosi al di la dell'orizzonte
al di la ... dei tuoi accadimenti/
Le esili spalle raccolte
dietro di esse
in lontananza il sopra monte
con tutto l'arcaico splendore/
Inali il sapore acidulo della salsedine
mentre un fenicottero rosa
dispiega le proprie ali nel vento/
Le tue orme lasciate nella sabbia
il passo incerto, d'insieme al tuo futuro/
Ti racchiudi nella moltitudine interiore
volteggiando di pensiero
dove non vi è accesso per nessuno/
Il mare è di maestrale
e l'onda riecheggia urlando
e strazia un sussurrato tuo lamento/
L'ordine immorale e naturale
di ogni cosa/
Dispieghi le tue ali in necessità
poiché sei tu, l'eletta.
Porti la sopravvivenza nel tuo corpo
donde vi può germogliare l'esistenza/
Persino i sogni
trasmigrano in materia/
Io ... il pazzo
un maledetto poeta
un cantastorie/
Un saltimbanco che pondera della vita
la malinconica armonia/
Io ... un disilluso
che stupisce per la tonalità
di una voce
di un tremulo vagito/
Un sussulto mi scuote
un'emozione mi ascende nel l'animo/
Mi commuovo estasiato
ascoltando silente
il suono universale/
Sei tu donna e amica questa melodia
e sempre tu la medesima sostanza
di cui è obbligo nel creato/

venerdì 27 gennaio 2017

Il riflesso dell'amore riflesso.



Era, quel tempo nostro

che trasportare ci lasciammo,
come foglie dal ramo caduche
che inseguono il vento.
Era palpitante attesa
la pelle rosea
che riluceva
svelando
il nostro innamorato sguardo.
Ero io l’immaginario,
immaginato
dal pensiero tuo
che mi emarginava,
nel suo prezioso tempo.
Eri in me,
una precipitazione estiva
che confluiva le sue grazie
nella mia passione dilagante.
Entrambi innocenti,
fatui
entrambi indistinti.
Noi necessitati,
frammentati,
racchiusi
nella utopica idealità.
Noi … gli ospiti inquieti
di noi stessi.
Noi
iridi spente
per ogni pensiero
donde
il vestibolo
apre alla scenografia
alla notte.
Noi, i commensali
delle false opinioni
e dell’inutili rimostranze
noi,
i silenzianti Illusori,
del primo amore … che tace.

mercoledì 25 gennaio 2017

Un uomo testo G. L. Loy. Musica Max Richter





Non stupiscono gli occhi, 

anelano ancora
lo schiudersi
di una vita immaginata.
Colori
striati nel cielo
degradano,
per l’azzurro mare.
Batte lenta
la risacca,
e trasporta
noia e sabbia.
Il pensiero
fluttua,
nel disfacimento,
nel ricordo.
Mi infrango sovente
nel l’arte del sopravvivente.
Sono un grano di sabbia,
in una interminabile spiaggia.
Sono la notte
senza ali,
senza le stelle.
Io, un desidero sopito
in un sogno mancante.
Sono gli occhi sparuti
di un vivo fantasma,
abitante,
un sepolcro di
un uomo pensante.

venerdì 20 gennaio 2017

Adagio, Albinoni.Come la neve. Poesia.Giuliano Leandro.Loy.



Cade la neve

trasportata dal vento/
Batuffoli bianchi
discendono in leggiadri
cristalli/
Lacrime surreali, trasparenti/
Nessun rumore odo,
soltanto un'avvolgente nostalgia
nei pensieri miei/
Tutto il reale si ferma,
d'insieme agli alberi innevati/
La strada bianca, candida,
come a voler coprire
il grigiore dell'uomo/
Scendono lenti i ricordi,
come neve silente,
tra pretestuose sceniche
materializzanti/
Nel silenzio pensante,
m'innevo di ricordi/
Reminiscenze si materializzano
d'insieme a questa nevicata
che mi avvolge di malinconie/ 
Immagino i volti, i sorrisi,
d'iride ormai spente/
Le loro parole sussurrate,
nel proscenio teatrale di una vita/
I loro nomi, nei volti ormai assenti,
giammai da me, dimenticati/
Filamenti di sguardi di onice,
ripescati nella mia mente,
nell'alveo inarrestabile, della storia.

mercoledì 18 gennaio 2017

domenica 15 gennaio 2017

Aleppo

Tramonto negli occhi.Testo Leandro.Loy.



Ti osservo dentro il tuo silenzio referenziale, mentre stai guardando in estasi questo tramonto

di fumo ed ombre, di un rosso sparpagliato in macchia dissolvente.
Socchiudi lentamente le tue umide palpebre, mentre inali singhiozzando un poco d'aria nei polmoni.
Ti sono accanto, anche se tu non hai consapevolezza della mia presenza.
Fanciulla così triste, tanto, da sprofondare distrattamente in te stessa.
Tutto in noi ci rapporta inevitabilmente alle leggi obbligate, del nostro viversi il quotidiano.
Io, che sono un fatalista ormai, un viandante casuale, un uomo fin troppo stanco.
Dallo smarrimento individuale, ne veniamo rapportati tutti noi. La nostra adolescenza tra voli mentali sognanti, e i nostri fragili e mutevoli pensieri.
Ti osservo acerba donna, e da dentro un mio silenzio reverente. Sto guardando in te, ciò che non stupiscono più i miei stanchi occhi.
Ragazza mia, dove sono le tue forti emozioni ora, e le tue mille certezze così tanto sperate tra battiti di cuore palpitante, e palpebre stupite!
Dov'è il mio stupore per tutto ciò che è insito nella fragilità dell'uomo!
L'abitudine al male per la nostra sopravvivenza, figlia mia, non è che una sporca necessità.
Nell'animo mio, ancora vi sgorga un minimo di dolore, e percepisco dolente, l'altrui sofferenza.
Una lotta acerrima e aspra la mia, a favore della vita.
Una mia battaglia spasmodica verso il giusto senso dell'esistente, e una mia lunga attesa donde trepida ancora la meraviglia, per lo stupore.
Ti sto osservando nella tua malinconia, e mi commuovo anch'io, ragazza a me sconosciuta.
Io che ho aridità negli occhi, e che sono un uomo che ha vissuto tutte le guerre dell'animo.
Ti sono accanto, fanciulla dai capelli corvini e rilucenti. Ti sono accanto figlia mia, per tutte le lacrime che dovrai sgorgare in questa vita, e per tutta l'esuberanza giovanile che dovrai amaramente rinnegare in te stessa.
Mi allontano furtivo da te, e ti lascio in balia di questa luce diffusa dentro un caduco crepuscolo.
Questo splendido tramonto che sembra voglia a tutti i costi, lenire il tuo dolore.
La sofferenza giovanile è parte costante di una crescita individuale, mia acerba cerbiatta dagli occhi enormi.
Il medesimo confino nel dolore, che tutti noi dobbiamo intraprendere, e che è di ognuno una inderogabilità esistenziale.
Ti lascio ... estranea dagli occhi lacrimanti, e arretro furtivamente per non disturbarti da questa tua momentanea necessità.
Le gocce di pianto che bagnano il tuo giovane viso, lo solcano sino alle tue rosee gote. Le lacrime stesse che hanno assunto in se stesse un colore rosa attenuato, tanto che mi appaiono come fossero un prolungamento dei raggi di luce emanati da questo globo discendente.
Questo sole soffuso che è lascivo e malinconico, proprio come te, e che pigro e svogliato si avvia lento verso il suo necessario compimento

venerdì 13 gennaio 2017

Lascia che io pianga Musica Handel.

Lascia che io pianga!



Nel disordine mentale,

tutto si diffonde

tutto si preclude/

Un uomo spinge

la sua ombra

in un viale/

Mi sovviene

un dialogo duale

per l’atroce esser

carnefice funzionale

e vittima sacrificale

di una specie/

Le gesta umane

dileguano memorie

ignorandone l’errore

perseguendone a l’orrore/

Non c’è alcun ponte

che annulla degli animi

le innate lontananze/

Una taglio invisibile

nel petto

che sanguina dolore/

Lascia che io pianga

lacrime e sangue/

Lascia che io pianga

di una mancata libertà/

Lascia che io pianga

per una simulata verità/

mercoledì 11 gennaio 2017

Albinoni ... Adagio.Rifletto di te.Testo copyright. Giuliano Leandro.Loy.


I nostri sguardi ammiccanti,
compiaciuti in noi stessi/
La reciproca comprensione,
le nostre passionali parole/
Leggevo il tuo mondo,
dialogavo con la tua mente/
La nostra perduta complicità
e le mie suppliche/
Parole vacue a vento,
perdute dentro la tua anima/
Tutto cambia in noi
nell'evolversi di certezza, improbabilità/
Il mutamento rapido
in varianti indecifrabili
di realtà, di follia/
Guardo il tuo volto
immerso dentro i tuoi sogni
che ne è parte
della mia malinconia/
Tutto nel silenzio muta,
mentre rimango soltanto io
nell'attesa di un naufragio
sopra le onde del tuo pensiero,
mentre mi inebrio di silenzio.

mercoledì 4 gennaio 2017

Testo prosastico. Oscurità limitata. G.Leandro.Loy.


Sono con te in questo nostro attimo
Il nostro sguardo
l'uno dentro quello dell'altro/
Due esuli, in questo misero mondo/
Due anime sole, in un unico corpo
per la sopravvivenza/
I tuoi occhi sono del colore dell'iride
Le tue labbra, mi toccano l'animo
d'insieme al volo delle tue parole.
La tua profondità femminea
nella purezza necessaria
al tuo bisogno di esser donna/
La tua armonia
dissemina i suoi punti luce al mondo.
Tu che doni la procreazione
nel margine esiguo degli uomini/

Sono io, la parte oscura che esalta
il tuo splendore/
Io sono la notte
che evidenzia il tuo chiarore/
Io ... la volta scura con
le tenebre, le mie ragioni.

Due anime in solitudine
le nostre, in un unico corpo
per la propria sopravvivenza.

lunedì 2 gennaio 2017

Samuel Barber. Agnus Dei Corale.Temporale dell'animo, Testo copyright Gi...


La maledizione ha colpito la mia gente, la mia terra.
Arido e infertile è divenuto l’animo di questo misero popolo.
I loro occhi dal colore trasparente, svuotati, assenti.
Ascolto il vociare delle labbra degli adepti ...
dentro una propaganda menzognera.
Un fragore mi perviene, nella linea di un orizzonte di futuro immaginato e, squarci di fulmini saettano crepitando al cielo. Come fosse un diluvio universale, la vostra immonda politica e democrazia.
Sono un maledetto vagabondo che sciorina la poesia del viversi il quotidiano, da voi, da lungo tempo ormai dimenticata.
Io, un vecchio petulante che racconta del vostro decadimento interiore, e che canta nell’animo suo un ritornello, mentre mesto percorre un sentiero impervio d’insieme ai suoi cani a seguirlo.
L’incapacità del voi m’incuriosisce la mente, e ricerco nella vostra mediocrità le tante cause del vostro deterioramento elettivo. Come foste soltanto cadaveri in vita che si attendono ... morte.
Nel desiderio di essere vivi risiede l’immenso, e nel respiro dell’attimo gli interminabili sussulti di vita.
Voi, oramai svuotati interiormente, e facente parte di un popolo in’estinzione, che attende nell’indifferenza la propria languida dipartita. Mi lacrimano nell’animo questi temporali esistenziali. I miei occhi inorriditi prendono atto di un essere vivente che ha perduto la propria coscienza del “Se”. Il potere non è mai ricerca di verità, ma soltanto finzione e menzogna.