Presente a questa terra
il mio linguaggio
si descrive nel mondo.
Il pensiero ridiscende
nostalgico
nel marasma di un canto
nel dormiveglia di un sogno.
Come le stelle orientano
di ciascun uomo lo sguardo,
dell’ignoto futuro
orientandomi
io vado cercando.
E seppure gli astri
m’avvertissero
di un mero destino,
mi lascerei inondare
dall’inconoscibile fato.
Funestato
da un battesimo ignoto,
donde obbligato
in un solistico vuoto
d’incerto cammino,
io … vago.
Parlami
del cielo penetrante
e della terra accogliente,
parlami
del fiorire del bocciolo
e del dolente parto
del neonato.
Parlami
delle lisce gote
solcate
dalle fantasie dell’amore,
e irrorate
da consapevole
pioggia lacrimante.
Raccontami
da dove nascono le speranze
e dove
muore il sogno
inaridendo un cuore.
Conta … d’ogni creatura
l’evolversi nel tempo
e misura di costoro
il loro dissolvimento
come fosse il tuo.
Raccogli
questi miei occhi
sopra la nuda terra
e scruta in essi
il colore del dolore.