sabato 18 febbraio 2017

Il volo del bimbo. Testo copyright ... G.Leandro. Loy.



La pioggia discende obliqua

nel grigio asfalto.
L'acqua non si assorbe più in terra,
ma rimbalza in zampilli impazziti.
Pericolosa vortica , in un
accumulo orientativo.
Rivoli scuri spumeggiano intrepidi
come i tuoi pensieri, che m'inondano.
Ricordo la mia ingenuità,
e l'esuberanza giovanile
nel tentare di legarti, a me.
La tua strada, non era la mia.
Adolescenza acerba la mia,
con l'entusiasmo percettivo
di amare anche un dolce latrare.
Il gonfiarsi improvviso di una vela,
e sentirmi il vento che la soffia.
L'adulta razionalità,
ragione di sentimento disperso.
Non te l'ho mai detto,
ma il tuo viso si avvampa nel pudore.
Seppure ti liberi in volo, e lontana da me
ti guarderò volteggiare al cielo,
come da bimbo seguivo l'aquilone
che tentavo di governare
con un filo immaginario.
Scendono in infiniti rivoli i pensieri miei
inondandomi di comprensione, silenzio.
Ma non temere se nell'alto del tuo volare
non mi scorgerai,
sono io che trattengo
la nostra corda immaginifica
nella congiunzione di un amore,
tra il cielo, e la terra.

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