Nel disordine mentale,
tutto si diffondetutto si preclude/
Un uomo spinge
la sua ombra
in un viale/
Mi sovviene
un dialogo duale
per l’atroce esser
carnefice funzionale
e vittima sacrificale
di una specie/
Le gesta umane
dileguano memorie
ignorandone l’errore
perseguendone a l’orrore/
Non c’è alcun ponte
che annulla degli animi
le innate lontananze/
Una taglio invisibile
nel petto
che sanguina dolore/
Lascia che io pianga
lacrime e sangue/
Lascia che io pianga
di una mancata libertà/
Lascia che io pianga per una simulata verità/
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